CONGRESS REPORT: VII Congresso SIFAP, 19 marzo 2021

CONGRESS REPORT: VII Congresso SIFAP, 19 marzo 2021

La sessione conclusiva del VII Congresso SIFAP – Il ruolo del preparato magistrale nel trattamento del bambino – ha trattato di un’applicazione estremamente rilevante della galenica!

“La farmacologia pediatrica non è l’adattamento della farmacologia dell’adulto”

Il bambino non è un piccolo adulto. I casi pediatrici rilevanti che si possono osservare per i quali la galenica può assumere un ruolo decisivo sono quelli di bambini che hanno condizioni di salute diverse fra loro ma unite da un fattore comune, la complessità clinica. Per un bambino clinicamente complesso la terapia fa la differenza non solo per quanto riguarda la qualità di vita ma anche per scongiurare il rischio che le sue condizioni di salute precipitino.

Il bambino non è un adulto in miniatura: ha un diverso metabolismo, differenti meccanismi di assorbimento, una diversa funzionalità renale, come testimoniato da numerose pubblicazioni apparse su prestigiose riviste scientifiche. Per molti versi, sulla farmacocinetica pediatrica la comunità scientifica dispone di una ristretta gamma di dati. Ma organizzare trials clinici per la popolazione pediatrica è ancora più complesso che non per gli adulti, anche da un punto di vista etico, pertanto i farmaci sperimentati e approvati per i bambini sono molto pochi.

Galenica pediatrica: la difficoltà di prescrizione ai bambini
La galenica pediatrica intercetta la necessità di cura in più modi, ma incontra infiniti ostacoli.
Lo sconfezionamento dei medicinali per la rimodulazione del dosaggio si scontra spesso con pesanti criticità formulative. Non sempre i farmaci possono essere adeguatamente frazionati e, conseguentemente, non sempre è possibile raggiungere la necessaria accuratezza nel dosaggio in relazione alle caratteristiche del bambino.

Da questo punto di vista, la galenica pediatrica può prevenire il rischio che una criticità formulativa gestita male si traduca in una riduzione di efficacia o, peggio ancora, in un aumentato rischio di tossicità.

I rischi della manipolazione
Mentre in ospedale il bambino viene seguito da una equipe di professionisti che mantengono una documentazione completa e sono in contatto fra loro, dopo la dimissione il contesto cambia radicalmente.

L’importanza di un’interazione virtuosa
Solo standardizzando le operazioni, condividendole con tutti gli attori coinvolti (farmacisti, medici…) e aumentando la qualità della comunicazione si possano contenere i pericoli derivanti da una terapia non omogenea. In questo network, il farmacista rappresenta un importante fattore di coesione, sia quando è impegnato nell’attività ospedaliera sia quando lavora in una farmacia di comunità.
 


Ricerche frequenti
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